All’ombra della Mole Antonelliana la Farmacia ospedaliera fa scuola. Si è, infatti,
tenuto all’Azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, dal 7 al 10 giugno
2022, il modulo base della Masterpharm, una vera e propria masterclass in farmacia clinica.
L’iniziativa, svolta in collaborazione con l’Azienda ospedaliera stessa e con l’Università degli studi di Torino,
ha ricevuto il patrocinio della Società italiana di farmacia clinica e terapia (Sifact), della Società italiana di
farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici (Sifo) e della Società italiana di health technology
assessment (Sihta) ed è stata organizzata da Micom, provider Ecm e segreteria organizzativa. Obiettivo
dell’evento, che ha un format innovativo, quello di permettere ai partecipanti, esclusivamente farmacisti
ospedalieri provenienti da tutte le parti d’Italia, di sviluppare le proprie competenze esplorando il mondo
teorico e pratico correlato alla professione. Tra il corpo docenti oltre ai farmacisti di Città della Salute
c’erano anche clinici di rilievo e dirigenti amministrativi. A ogni sessione teorica è, infatti, seguita una
sessione pratica, in cui i discenti hanno potuto applicare sul campo le nozioni acquisite volta per volta,
entrando così in contatto con la realtà della farmacia clinica.
DALLE GARE D’APPALTO AL LABORATORIO
In particolare, il modulo è stato articolato in varie parti. Durante il pomeriggio introduttivo si è discusso del
ruolo dell’università in un’azienda ospedaliero-universitaria e dei rapporti con il Servizio Farmaceutico
regionale.
Il primo giorno è stato dedicato alla logistica, includendo temi come la gestione del rischio, le gare e i rapporti
con le stazioni appaltanti, l’appropriatezza dell’approvvigionamento in condizioni sia ordinarie sia
straordinarie, il ruolo dell’anagrafica, i contratti e il rapporto con i fornitori, il magazzino.
Nel secondo giorno sono stati approfonditi i temi relativi a monitoraggio del budget e previsionali di spesa,
collaborazione con lo staff economico-finanziario, registri e farmaci innovativi. A seguire la parte di galenica,
con i farmaci citotossici, l’oncologia pediatrica, la nutrizione clinica e la personalizzazione della terapia. Non
è mancata una sezione dedicata al Covid-19, durante la quale sono stati trattati i temi della gestione dei
vaccini e del ruolo della vaccinovigilanza. Il terzo giorno è stato, infine, riservato al tema della sperimentazione clinica, in ambito sia non profit, sia pediatrico. A seguire la parte pratica in Farmacia, suddivisa in tre macro-aree: tecnica-gestionale,
governance e appropriatezza, clinico-assistenziale, per approdare al ruolo del farmacista clinico, di reparto
o di dipartimento. Ciascuna area ha visto la presenza di tutor farmacisti che hanno guidato l’esperienza sul
campo.
UN PERCORSO IN DUE MODULI
A questo primo modulo, quello base appunto, ne seguirà un secondo, il modulo avanzato, dal 28 al 30
settembre prossimi, che prevede la partecipazione di eccellenze nazionali che riprenderanno e
approfondiranno i temi trattati durante la prima parte del corso.
A spiegare la genesi della masterclass è Francesco Cattel, direttore della struttura complessa di Farmacia
ospedaliera e responsabile scientifico del corso: «Il nostro ospedale conta 2.300 posti letto e possiede tutte
le specializzazioni, che fanno riferimento a un’unica Farmacia, che è la più grande d’Italia. Questo ci permette
di avere accumulato una vasta esperienza, articolata e diversificata. Di conseguenza altri colleghi e anche altri
professionisti ci hanno suggerito di “fare scuola”, mettendo a disposizione le nostre conoscenze e
competenze. Da qui abbiamo maturato l’idea di costruire un corso, teorico ma soprattutto pratico, con
l’obiettivo di incidere e fare la differenza nella quotidiana attività professionale dei partecipanti. Abbiamo
voluto impostare un percorso mirato, che permetta, attraverso il benchmarking, di migliorare il proprio modo
di lavorare nei servizi di provenienza. Il nostro intento è quello di fornire, nell’arco di due mesi, indicazioni e
informazioni importanti a tutti i farmacisti ospedalieri italiani».
PAROLE CHIAVE, CONFRONTO E INTERATTIVITÀ
Mara Burlando, dirigente della struttura complessa di Farmacia ospedaliera e componente della segreteria
scientifica del master, insieme con Elisa Sciorsci, Giulia Valinotti, Diego Barilà, aggiunge: «Abbiamo voluto
mettere in luce le molteplici attività svolte dai farmacisti in un contesto ampio come il nostro, che consente
di sperimentare tutte le sfaccettature della professione. Tali attività possono, tuttavia, essere replicate anche
in realtà di dimensioni inferiori. Il confronto e l’interattività che hanno caratterizzato l’approccio del corso
hanno costituito un arricchimento per tutti, anche per noi docenti. Il riscontro da parte dei partecipanti è
stato ottimo».
«La Masterpharm ha riscosso un grande successo, ricevendo un apprezzamento da parte sia dei discenti sia
dei docenti», conferma il direttore generale dell’ospedale Giovanni La Valle. «Del resto, la nostra Farmacia
può veramente essere un esempio a livello nazionale, non solo perché gestisce ogni giorno complessità
elevatissime, soprattutto negli ambiti oncologico e delle super-specialità, ma anche perché è abituata a
realizzare preparazioni farmacologiche per pazienti di tutte le fasce di età, dai neonati ai grandi anziani.
Inoltre, proprio qui è nata e si sviluppata l’idea del farmacista clinico, che affianca il medico nei reparti o nei
dipartimenti. Due figure professionali complementari, ciascuna dotata delle proprie competenze, visto che il
primo è lo specialista del farmaco, il secondo della patologia. Un’alleanza strategica, integrata,
multidisciplinare e multiprofessionale, che ha consentito di adottare, nel nostro ospedale, gli approcci
terapeutici più adeguati a ciascun paziente, razionalizzando l’impiego dei medicinali»
«Penso che l’iniziativa sia stata non solo formativa, ma anche costruttiva», commenta il direttore sanitario
della struttura Lorenzo Angelone. «La partecipazione di professionisti provenienti da altre regioni offre la
possibilità di esportare, ma anche di importare, modelli di efficienza e di efficacia in un settore, quello della
farmacia ospedaliera, sempre più importante nelle aziende sanitarie».