HomeFARMACISperimentazione clinica dei farmaciValutazione di un dosaggio maggiore di nusinersen nella SMA

Valutazione di un dosaggio maggiore di nusinersen nella SMA

I risultati al momento disponibili dello studio DEVOTE non registrano nuovi problemi di sicurezza e sono incoraggianti per la valutazione di una dose più elevata di nusinersen. Ulteriori ricerche confermano le potenzialità dei biomarcatori ed evidenziano nuovi strumenti digitali che in futuro potrebbero risultare utili nella definizione degli approcci terapeutici e nel processo decisionale per chi è colpito da SMA

Biogen ha presentato al congresso online dell’American Academy of Neurology (AAN) 2021 nuovi dati dal programma di sviluppo clinico di nusinersen, volto a ottimizzare gli esiti clinici nelle persone colpite da atrofia muscolare spinale (SMA) e a ottenere una comprensione più approfondita della malattia. I risultati dello studio sono incoraggianti per la valutazione di una dose più elevata di nusinersen.

Inoltre, l’azienda ha in valutazione le potenzialità di Konectom™, una app per dispositivi mobili utilizzabile dagli adulti colpiti da SMA, sclerosi multipla e altre patologie neurologiche per un’autovalutazione quantitativa e in remoto della funzionalità motoria, con l’obiettivo di ottenere maggiori informazioni sull’impatto delle malattie neurologiche nella vita quotidiana.

Studio DEVOTE su una dose più elevata di nusinersen nella SMA

Partendo dall’efficacia dimostrata e dal profilo di sicurezza ben consolidato di nusinersen in un ampio spettro di pazienti con SMA, lo studio di Fase 2/3 DEVOTE è concepito per valutare la sicurezza, la tollerabilità e la possibilità di ottenere una maggiore efficacia somministrando una dose più alta di nusinersen rispetto a quella attualmente approvata.

Lo studio è articolato in tre parti e include tre coorti:

  • una in aperto per la valutazione della sicurezza (Parte A),
  • una randomizzata a controllo attivo (Parte B),
  • una coorte in aperto (Parte C) per il passaggio dalla dose approvata di nusinersen da 12 milligrammi (mg) al dosaggio più elevato.

Dati sul profilo di sicurezza di nusinersen

Da un’analisi del regime con dosi di carico più elevate di nusinersen seguite da dosi di mantenimento nella coorte inclusa nella Parte A (n=6; 28 mg) dello studio, non sono emersi nuovi problemi di sicurezza tra i pazienti che sono stati seguiti per un massimo di quasi cinque mesi (64-158 giorni). Non sono stati segnalati eventi avversi (EA) correlati a una dose più elevata del principio attivo in studio e non sono stati osservati EA seri o gravi. Quattro pazienti hanno riportato eventi avversi lievi o moderati, tra i quali sono inclusi gli eventi avversi considerati correlati alla procedura di somministrazione.

Questi dati sul profilo di sicurezza sostengono la valutazione di un incremento del dosaggio di nusinersen. Perciò Biogen sta arruolando i pazienti nella Parte B dello studio DEVOTE (NCT04089566).

Questa parte consentirà di valutare l’incremento del dosaggio (due dosi di carico da 50 mg a distanza di due settimane seguite da dosi di mantenimento di 28 mg ogni quattro mesi) in confronto alla dose approvata di nusinersen da 12 mg: quattro dosi di carico, seguite dalle dosi di mantenimento ogni quattro mesi.

Potenziali biomarcatori per il monitoraggio delle malattie neurologiche e delle risposte ai trattamenti

Biogen prosegue la ricerca scientifica sul potenziale utilizzo di biomarcatori e strumenti digitali a supporto della valutazione clinica tradizionale, grazie alla possibilità di acquisire parametri più pertinenti per migliorare la predittività e monitorare il decorso della SMA.

I nuovi dati rilevati nei pazienti (n=75) che hanno partecipato agli studi CHERISH/SHINE si aggiungono alla mole di evidenze a supporto dell’importanza dei livelli di neurofilamenti. Questo indicatore dell’attività biologica della malattia sarà oggetto di approfondimento per un eventuale uso come biomarcatore della risposta al trattamento nella SMA.

I dati mostrano che i livelli di neurofilamenti più elevati al basale, in media, sono risultati associati a miglioramenti più consistenti dei punteggi della funzionalità motoria tra gli individui trattati con nusinersen con SMA a esordio tardivo su una mediana di circa quattro anni.

L’uso dei biomarcatori potrebbe contribuire a una comprensione più approfondita dei meccanismi della malattia e degli interventi corrispondenti, sia per la SMA sia per altre malattie neurologiche. Di conseguenza, la misurazione dei livelli di neurofilamenti è stata inclusa come endpoint esplorativo negli studi DEVOTE e RESPOND (NCT04488133).

App per dispositivi mobili per la valutazione della funzionalità motoria

Inoltre, in seguito alla consultazione di esperti SMA, Biogen ha sviluppato un quadro clinico concettuale per valutare le potenzialità di Konectom™, una app per dispositivi mobili utilizzabile dagli adulti colpiti da SMA per un’autovalutazione quantitativa e in remoto della funzionalità motoria, nella vita quotidiana. L’app sfrutta le tecnologie di rilevamento smart come gli schermi touch e l’accelerometria per acquisire dati tangibili per lo studio delle malattie neurologiche. Il suo uso, al momento, è limitato ai contesti di ricerca.

Nel caso della SMA, il monitoraggio dell’affaticamento e della capacità di digitare correttamente su uno smartphone potrebbe risultare utile per valutare l’impatto funzionale in un ampio spettro di pazienti affetti da una forma più o meno grave della malattia.

Biogen sta valutando inoltre la potenziale utilità di Konectom nella sclerosi multipla e in altre malattie neurologiche, allo scopo di ottenere una visione più completa e accurata dell’impatto delle malattie neurologiche nella vita quotidiana delle persone colpite da queste patologie.

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