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La gestione delle malattie croniche nell’anziano dopo l’urgenza COVID-19

La Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio ha promosso la produzione di Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale della persona anziana

Il 35° Congresso Nazionale della Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT), che si tiene online dal 16 al 18 giugno 2021, sottolinea la necessità di nuove linee guida per la gestione delle malattie croniche nell’anziano dopo l’urgenza COVID-19 e, in particolare,  evidenzia l’importanza di sviluppare approcci multidisciplinari per stimare l’impatto delle malattie sulla qualità di vita e sulle disabilità degli anziani e per definire sistemi di individuazione dei soggetti più a rischio. È prioritario promuovere stili di vita sani e ripartire con i percorsi di screening e con le vaccinazioni contro lo pneumococco e l’herpes zoster nonché con l’anti-influenzale.

L’urgenza di fronteggiare la pandemia di COVID-19 ha purtroppo imposto di trascurare altre patologie, soprattutto in ambito cardiovascolare e neurodegenerativo. Dati nazionali e globali rilevano l’incremento dei casi di deficit cognitivi e di depressioni che genera un aumento della fragilità in ambito fisico, psicologico e sociale.

Alberto Pilotto, presidente della SIGOT, spiega che un’indagine della Società indica la trasformazione della quasi totalità delle Strutture Ospedaliere di Geriatria in reparti COVID-19.

«I geriatri sono stati impegnati sin dalla prima ora nella vaccinazione anti-COVID-19, iniziata proprio nelle RSA e nelle persone più anziane» – aggiunge Pilotto.

«Ora la Geriatria deve organizzare e gestire la cura delle malattie croniche, incluse le conseguenze a breve e lungo termine della sindrome post-COVID-19. Auspichiamo una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Nel ridisegnare la Sanità, il PNRR dà maggiore spazio alla medicina territoriale. Secondo noi tuttavia non attribuisce il giusto valore alla Geriatria». Questa, per le dinamiche demografiche in atto, ricopre infatti un ruolo sempre più cruciale.

L’importanza dell’approccio multidisciplinare per la gestione delle malattie croniche nell’anziano dopo l’urgenza COVID-19

L’approccio multidimensionale alla persona anziana è sempre stato il metodo di riferimento geriatrico indicato da SIGOT.

Anche la letteratura recente legata alla pandemia COVID-19 dimostra che l’età cronologica è soltanto un numero. Infatti non è sufficiente a caratterizzare la persona anziana e a definire l’andamento clinico delle malattie.

Le decisioni cliniche per l’anziano richiedono una valutazione complessiva che tenga conto delle diverse “dimensioni” come le malattie, le disabilità, le caratteristiche psicologiche e sociali.

Al Congresso SIGOT 2021 si tiene la presentazione dei risultati di alcuni studi sulla grande utilità dell’approccio multidimensionale dell’anziano sia in ambito ospedaliero, in RSA e territoriale in generale.

«SIGOT ha promosso insieme all’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e alla SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie) la produzione di Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale della persona anziana che possano essere un punto di incontro, anche con altri specialisti, per fornire un appropriato inquadramento clinico e assistenziale della persona anziana» – conclude Pilotto.

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