Il 26/08/2020, il Journal of the American College of Cardiology ha pubblicato uno studio retrospettivo riguardante gli effetti della terapia anticoagulante su mortalità, intubazione o sanguinamenti nei pazienti COVID-19. Scopo dello studio era anche descrivere i risultati tromboembolici sulle autopsie.
Lo studio, condotto al Mount Sinai di New York, ha confrontato gli outcome in 4.389 pazienti con età mediana di 65 anni (di cui il 44% donne) così stratificati per dose di terapia anticoagulante (AC):
- nessun anticogulante;
- anticoagulanti a dosaggio terapeutico;
- anticoagulanti a dosaggio basso.
Risultati
Rispetto a nessuna terapia AC (n=1.530; 34,9%), l’utilizzo di AC a dosaggio terapeutico (n=900; 20,5%) e AC a dosaggio profilattico (n=1.959; 44,6%) erano associati a:
- inferiore mortalità ospedaliera (aHR: 0,53; 95% CI 0,45-0,62 e a HR: 0,50; 95% C1 0,45-0,57, rispettivamente),
- tasso più basso di intubazione (a HR: 0,69; 95% CI 0,51-0,94 e aHR: 0,72; 95% CI 0,58-0,89, rispettivamente).
Quando iniziato entro 48 h dal ricovero, non c’era differenza statisticamente significativa tra dosaggio terapeutico (n=766) e profilattico di AC (n=1.860) (aHR: 0,86; 95% IC 0,73 -1,02; p = 0,08).
Complessivamente, 89 pazienti (2%) hanno riscontrato un episodio di sanguinamento maggiore:
- 27/900 (3,0%) nel gruppo a dosaggio terapeutico,
- 33/1.959 (1,7%) in quello a dosaggio profilattico,
- 29/1.530 (1,9%) nel gruppo non in trattamento.
Di 26 autopsie, 11 (42%) presentavano una malattia tromboembolica non sospettata clinicamente e 3 su 11 (27%) erano in terapia AC.
Nadkarni GN, Lala A, Bagielia E, et al. Anticoagulation, Bleeding, Mortality, and Pathology in Hospitalized Patients With COVID-19. J Am Coll Cardio. 2020 Oct 20;76(16):1815-1826. doi: 10.1016/j.jacc.2020.08.041. Epub 2020 Aug 26. PMID: 32860872; PMCID: PMC7449655
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