Al via la campagna digitale #Makeitvisible per sensibilizzare e avvicinare i più giovani al valore della prevenzione e della ricerca scientifica in oncologia, affidandosi al linguaggio innovativo della cryptoart.
L’iniziativa #makeitvisible è frutto della collaborazione con i giovani artisti IED (Istituto Europeo di Design), sviluppata da Amgen e patrocinata dalla Società Scientifica AIOM.
«Crediamo nell’importanza di creare, sin dalle più giovani generazioni, la cultura dei corretti stili di vita, della prevenzione di patologie come, per esempio, quelle oncologiche e del valore del progresso scientifico – spiega Maria Luce Vegna, Direttore Medico di Amgen Italia. – Ecco perché con #makeitvisible abbiamo esplorato come il linguaggio originale e molto attuale della cryptoart possa raccontare i temi complessi legati alle patologie oncologiche da cui spesso si rifugge. Contaminando il linguaggio scientifico con i codici di quello artistico e digitale, vogliamo avvicinare i più giovani al mondo della Ricerca».
L’iniziativa #makeitvisibile è partita il 6 marzo 2023 e prosegue sul sito nft-makeitvisible.com (che ospiterà i lavori digitali nell’apposita sezione) e sui profili social media di Amgen Italia, Linkedin e Instagram. Nuove release verranno rilasciate in particolare il prossimo 7 aprile in occasione della Giornata mondiale della Salute e il prossimo 2 giugno, per l’apertura del Congresso ASCO 2023, il più grande congresso internazionale in ambito oncologico.
Il codice identificativo accomuna la cryptoart e i tumori
Infatti, nella cryptoart, il codice è la chiave d’accesso all’opera digitale Non Fungible Tokens (NFT), che la rende unica e non replicabile.
In oncologia, il codice identificativo è la specifica mutazione genetica all’origine del tumore. Si può scoprirla con strumenti diagnostici avanzati, permettendo ai pazienti di accedere a terapie mirate e più efficaci. Andiamo così verso l’oncologia di precisione.
I temi della campagna digitale #Makeitvisible
In particolare, i temi ispiratori dei giovani dello IED sono le nuove possibilità di identificare i tumori, grazie alle più moderne tecniche diagnostiche, come ad esempio la biopsia liquida.
L’altro tema che ha ispirato gli illustratori di IED è la correlazione tra cambiamento climatico e incidenza dei tumori.
La biopsia liquida
Rossana Berardi, Ordinario di Oncologia Università Politecnica delle Marche, spiega che la biopsia liquida ha un enorme potenziale diagnostico. A partire da un semplice prelievo di sangue, permette infatti di decifrare il codice identificativo (lo stesso richiesto dalle opere NFT) che apre la porta alle cure. Inoltre, la biopsia liquida, eseguita periodicamente, permette di cogliere la biodinamicità del tumore (il cui profilo biomolecolare può cambiare nel corso della malattia) e mettere rapidamente in atto le contromosse
Il riflesso del cambiamento climatico e dell’inquinamento sull’incidenza dei tumori
All’ultimo congresso europeo di oncologia Esmo (European Society For Medical Oncology) è stata molto seguita la relazione di alcuni ricercatori britannici sul ruolo dell’inquinamento atmosferico nell’insorgenza di cancro al polmone in soggetti non fumatori.
Rossana Berardi aggiunge:
«Il rischio indotto dalla presenza di possibili agenti cancerogeni in determinati ambienti di lavoro è noto da tempo; ma in questo caso stiamo parlando dell’ambiente in cui viviamo e dell’aria che tutti respiriamo. Studiare queste correlazioni per giocare d’anticipo nella prevenzione è una delle maggiori e inderogabili sfide future dell’oncologia e iniziative come queste che utilizzano codici di comunicazione innovativi, possono sensibilizzare anche le nuove generazioni a mettere in atto comportamenti virtuosi».