HomeNEWSPreparedness: iniziative per le minacce incombenti

Preparedness: iniziative per le minacce incombenti

Alla luce del contesto attuale, sono necessarie azioni coordinate per fare fronte ai possibili rischi alla salute: ecco le iniziative di preparedness messe in campo da istituzioni globali e locali.

La recente pandemia ha generato una cornice di difficoltà diffusa, che ha fortemente condizionato e rimodellato il vivere quotidiano e professionale.
La stesura del Documento Programmatico della Società Italiana Di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie (SIFO) 2020-2024 è stata, proprio per questi motivi, segnata dall’emergenza pandemica che ha visto le Aziende Sanitarie e i farmacisti del SSN impegnati in attività supplementari che hanno messo a dura prova competenze e spirito di servizio.
Il documento va inquadrato in un contesto globale di cooperazione e proattività finalizzate a predisporre la risposta alle minacce che incombono sulla salute.
Alla cosiddetta preparedness sono dedicate diverse iniziative, sia sul piano mondiale che nazionale e regionale.

La preparedness nel quadro complessivo della Sanità

Il DM 70/2015 ha rimodellato la Sanità Italiana in modo stringente, riducendo numerose articolazioni organizzative, fra cui le farmacie ospedaliere.
In piena pandemia si è toccata con mano la mancanza di Strutture e Sanitari, facendo ben comprendere l’importanza della programmazione preventiva anche di eventi pandemici, nonché la necessaria collaborazione tra Agenzie Regolatorie e Società scientifiche di
riferimento nel settore.
In questo contesto, il 9 marzo 2022, AIFA e SIFO hanno firmato un protocollo di intesa che sancisce la collaborazione tra i due enti, valido fino al 31 dicembre 2024.

Un fondo internazionale per la preparedness

L’accordo SIFO-AIFA va inquadrato in un contesto più generale in cui aumenta l’esigenza di azioni coordinate per costruire sistemi sanitari più resilienti e rendere disponibili risorse aggiuntive per l’attività di prevenzione, preparedness e risposta al rischio pandemico (PPR).
In questa prospettiva World Bank ha di recente approvato l’istituzione di un fondo intermediario (FIF) che finanzierà investimenti critici per rafforzare le capacità di fare fronte a situazioni di emergenza, sia a livello nazionale che regionale e globale.
Al progetto partecipano anche istituzioni quali la Gates Foundation e il Wellcome Trust.

Sono soddisfatto dell’ampio supporto ricevuto dai nostri shareholders per un nuovo Financial Intermediary Fund in World Bank. Il FIF fornirà risorse addizionali e complementari a quelle messe a disposizione da parte delle altre istituzioni per la preparazione alla prossima pandemia.

David Malpass – World Bank Group President

A ribadire il forte bisogno di azioni coordinate, il Director General della WHO Tedros Adhanom Ghebreyesus:

L’accesso al finanziamento per la Pandemic Prevention and Preparedness è cruciale. COVID-19 ha messo in luce i deficit nelle capacità di preparedness, sui quali il Financial Intermediary Fund può intervenire in maniera coerente, come parte di un’architettura globale di preparazione e risposta sanitaria

Tedros Adhanom Ghebreyesus – WHO DG

La preparedness in EU

In Europa, la Health Emergency Preparedness and Response Authority (HERA) ha presentato una lista di priorità che contiene le 3 maggiori minacce sanitarie. Punti all’ordine del giorno che richiedono la messa in campo di misure coordinate al fine di produrre adeguate contromisure.

Le categorie incluse sono:

  • Patogeni ad alto potenziale pandemico: questo gruppo riguarda prevalentemente virus, soprattutto con caratteristiche zoonotiche e appartenenti alla famiglia dei virus respiratori a RNA.
  • Minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari: possono derivare da incidenti o da rilasci deliberati, possibilità da non escludere vista la situazione sul fronte della politica internazionale.
  • Antimicrobico resistenza: causa di un numero stimato di decessi a livello mondiale superiore al milione.

L’identificazione delle minacce più pericolose per la salute è finalizzata a dare il via ad un processo di sviluppo, produzione e potenziale stoccaggio di farmaci e dispositivi medici che possano garantire disponibilità e accessibilità in caso di bisogno.

Preparedness nazionale: PanFlu 2021-2023

Anche a livello nazionale è necessario mettere in campo iniziative che vadano nella stessa direzione.

Il Piano Pandemico PanFlu 2021-2023 elaborato dal Ministero della Salute identifica le azioni da intraprendere per non farsi trovare impreparati di fronte ad una nuova emergenza di questo tipo.

Nel Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale PanFlu 2021-2023 sono incluse anche le possibili risposte da attuare:

  • Istituzione della catena di comando.
  • Applicazione delle misure di prevenzione e controllo.
  • Garanzia della possibilità di incremento delle capacità diagnostiche specifiche e della modulazione della fornitura di prodotti terapeutici in funzione delle evidenze scientifiche disponibili.
  • Azioni di monitoraggio dell’attuazione del piano.

Le risorse messe a disposizione delle Regioni per l’attuale pandemia

Il 28 giugno scorso è stato trasmesso alla Conferenza Stato Regioni lo schema di decreto congiunto fra il Ministero della Salute e il MEF per l’utilizzo, da parte delle Regioni, di nuove risorse per per la fase interpandemica PanFlu 2021-2023.

Si tratta di risorse per 902 milioni di euro, così ripartiti:

  • 860 milioni per rafforzare le scorte nazionali di DPI, mascherine, reagenti e kit di genotipizzazione.
  • 42 milioni per potenziare i sistemi informativi di sorveglianza e sostenere l’attività di ricerca.

Articoli correlati

Making Community