Dati degli studi clinici a supporto dell’indicazione dell’associazione bamlanivimab ed etesevimab
I dati clinici a supporto dell’uso di bamlanivimab più etesevimab per COVID-19 si basano sulle analisi dei dati di due studi clinici:
- BLAZE-1 di Fase 2/3,
- BLAZE-4 (NCT04634409) di Fase 2.
Entrambi gli studi valutano sicurezza ed efficacia dell’associazione bamlanivimab ed etesevimab per il trattamento di soggetti con COVID-19 da lieve a moderata.
Lo studio BLAZE-1
BLAZE-1 (NCT04427501) è uno studio clinico di Fase 2/3 randomizzato, in doppio cieco, controllato vs placebo che studia l’associazione bamlanivimab 2800 mg ed etesevimab 2800 mg per il trattamento dei soggetti con COVID-19 da lieve a moderata al fine di fornire dati sulla sua efficacia.
BLAZE-1 ha arruolato pazienti non ospedalizzati che presentavano uno o più sintomi di COVID-19 con severità almeno di grado lieve.
Il trattamento veniva avviato entro 3 giorni dall’effettuazione del primo test che aveva determinato la positività per infezione da SARS-CoV-2.
Fase 2 dello studio BLAZE-1 a supporto dell’efficacia di Bamlanivimab ed etesevimab per COVID-19
Nella Fase 2 dello studio, i soggetti erano trattati con una infusione endovenosa singola di:
- bamlanivimab 2800 mg ed etesevimab 2800 mg (N=112),
- bamlanivimab da solo (ai dosaggi di 700 mg [N=101], 2800 mg [N=107] o 7000 mg [N=101]),
- placebo (N=156).
I dati provengono da un’analisi ad interim effettuata dopo che tutti i soggetti arruolati avevano completato almeno il giorno 29 dello studio.
La durata media dei sintomi era di 5 giorni.
La carica virale media al basale secondo cycle threshold (CT) era di 24.
L’endpoint primario era la variazione logaritmica della carica virale rispetto al basale al giorno 11 (± 4 giorni).
Risultati della fase 2 dello studio BLAZE-1
Le indicazioni che bamlanivimab ed etesevimab in associazione possano essere un trattamento efficace sono emerse dall’endpoint secondario prespecificato di:
- eventi di ospedalizzazione,
- accessi al pronto soccorso,
- morte
correlati a COVID-19 entro 28 giorni dopo il trattamento.
La percentuale di soggetti andati incontro a ospedalizzazione o accessi al pronto soccorso correlati a COVID-19 è stata inferiore tra quelli trattati con bamlanivimab ed etesevimab rispetto a quelli che hanno ricevuto placebo:
- 5,8% (9 eventi) per placebo,
- 1,0% (1 evento) per 700 mg di bamlanivimab,
- 1,9% (2 eventi) per 2800 mg di bamlanivimab,
- 2,0% (2 eventi) per 7000 mg di bamlanivimab,
- 0,9% (1 evento) per il trattamento con la combinazione bamlanivimab 2800 mg più etesevimab 2800 mg.
Non si sono verificati decessi in nessun braccio di trattamento.
Una analisi post-hoc non prespecificata nel protocollo dello studio ha evidenziato che la riduzione del rischio assoluto per i soggetti trattati con l’associazione bamlanivimab ed etesevimab vs placebo è maggiore nei soggetti ad alto rischio di ospedalizzazione secondo i criteri di alto rischio:
- 10,3% (7 eventi) per placebo (N=68),
- 2,6% (1 evento) per il trattamento con la combinazione bamlanivimab 2800 mg più etesevimab 2800 mg (N=38),
- 2,2% (1 evento) per il trattamento con bamlanivimab 700 mg (N=46).
Il tempo mediano al miglioramento dei sintomi è stato di 6 giorni per i soggetti trattati con l’associazione bamlanivimab ed etesevimab vs 8 giorni per i soggetti trattati con placebo.
Fase 3 dello studio BLAZE-1
La porzione di Fase 3 dello studio ha arruolato pazienti con COVID-19 da lieve a moderata, di recente diagnosi, ad alto rischio di progredire a COVID-19 grave e/o ospedalizzazione che hanno ricevuto una singola infusione di bamlanivimab 2800 mg ed etesevimab 2800 mg (N=518), o placebo (N=517).
La durata media dei sintomi era di 4 giorni. La carica virale media secondo CT era 24 al basale.
L’endpoint primario per la Fase 3 dello studio BLAZE-1 era la percentuale di partecipanti che hanno subito ricoveri correlati a COVID-19 o morte per qualsiasi causa entro il giorno 29.