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Approfondimento AIFA su complicanze con i vaccini COVID-19 AstraZeneca e Janssen

Le conclusioni del Gruppo di Lavoro Emostasi e Trombosi di esperti in patologie della coagulazione nominato a supporto della Commissione Tecnico Scientifica CTS AIFA

AIFA ha pubblicato un documento di approfondimento sulle complicanze tromboemboliche dopo la somministrazione dei vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson.

Il documento è stato redatto dal Gruppo di lavoro Emostasi e Trombosi di esperti in patologie della coagulazione nominato da AIFA a supporto della Commissione Tecnico Scientifica (CTS).

AIFA ha conferito il mandato al Gruppo a seguito della segnalazione, in soggetti sottoposti a vaccinazione anti-SARS-CoV-2 con i vaccini a vettore virale ChAdOx1 nCov-19 (Vaxzevria di AstraZeneca) e Ad.26.COV2.S (COVID-19 Vaccine Janssen), di eventi trombotici in sedi atipiche (trombosi dei seni venosi cerebrali e/o del distretto splancnico), associati a piastrinopenia e con decorsi clinici di particolare gravità.

Il mandato del gruppo era:

  • approfondire la plausibilità biologica degli eventi,
  • identificare le eventuali strategie di minimizzazione del rischio,
  • indicare le modalità più corrette per la gestione clinica di questi eventi rarissimi.

Le conclusioni del gruppo di esperti sono state organizzate in un documento strutturato in domande e risposte destinate ai Medici non specialisti e al personale sanitario. Il documento fornisce così le informazioni attualmente disponibili per identificare precocemente e gestire nel modo più appropriato gli eventi trombotici in sedi atipiche associati a piastrinopenia.

Trattamento degli eventi trombotici in sedi atipiche associati a piastrinopenia a seguito di somministrazione di Vaxzevria o di COVID-19 Vaccine Janssen

Il documento specifica alcuni trattamenti possibili di questi eventi avversi:

In caso trombosi dei seni venosi cerebrali o del distretto splancnico con piastrinopenia è indispensabile personalizzare le strategie terapeutiche antitrombotiche in base alla conta
piastrinica osservata, anche in considerazione delle complicanze emorragiche osservate molto spesso in questi casi.

In generale il trattamento anticoagulante (o fibrinolitico):

  • con conta piastrinica inferiore a 25.000/mmc non deve essere intrapreso. Si può invece considerare l’impiego di trasfusioni piastriniche che, seppure controindicate in linea di principio a causa della possibile patogenesi immunologica, si sono dimostrate efficaci e sicure in alcuni dei casi segnalati;
  • conta piastrinica compresa tra 25.000 e 50.000/mmc si può somministrare il trattamento anticoagulante a dosaggio dimezzato rispetto allo standard;
  • con conta piastrinica superiore a 50.000/mmc può essere effettuato il trattamento coagulante a dosaggio standard.

Inoltre, in caso di sanguinamento in atto o recente, il trattamento va modulato a seconda della situazione clinica.

Nella trombosi dei seni venosi cerebrali una quota di sanguinamento perisinusale è legata all’alterazione della circolazione e non costituisce controindicazione al trattamento, salvo la
costituzione di ematomi parenchimali di grandi dimensioni o con ripercussioni cliniche.

In caso di piastrinopenia (definita come conta piastrinica <100.000/mmc) può essere suggerito l’impiego di immunoglobuline e.v. (1 gr/kg /die per 2 giorni) con steroidi ad alte dosi (desametasone 40 mg/die e.v. per almeno 4 giorni o prednisone 1 mg/kg/die per 7-14 giorni).

Scelta del tipo di anticoagulante in caso di complicanze con i vaccini COVID-19 AstraZeneca e Janssen

Si possono usare eparina non frazionata ed eparina a basso peso molecolare previo accertamento della negatività degli anticorpi anti-PF4 (possibilmente confermata con test HIPA). Se non è possibile attuare tali test in tempi brevi, l’agente anticoagulante suggerito è fondaparinux.

Argatroban e.v. può presentare aspetti di migliore gradualità dell’intensità di trattamento in relazione alla conta piastrinica (basandosi sui valori di aPTT). Mostra inoltre migliore sicurezza in quanto si può interrompere il trattamento rapidamente se sopraggiungono complicanze emorragiche. È inoltre preferibile in caso di insufficienza renale, perché questa condizione rende più problematica la gestione con fondaparinux.

Oltre al documento di approfondimento su complicanze con i vaccini COVID-19 AstraZeneca e Janssen, AIFA pone l’attenzione sulla contestualizzazione del rischio di queste complicanze tromboemboliche rimandando alle conclusioni della valutazione di EMA:

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