I farmaci per l’automedicazione sono medicinali senza obbligo di prescrizione medica (SOP), a completo carico del cittadino e acquistabili in farmacia, parafarmacia e corner della GDO. I SOP si dividono in: OTC, farmaci over the counter che sono liberamente accessibili, e SP, farmaci behind the counter che possono essere venduti su richiesta e consiglio del farmacista.
I SOP sono gli unici farmaci per i quali è possibile fare pubblicità al cittadino, in quanto si tratta tipicamente di prodotti destinati alla cura sintomatica dei disturbi che incidono transitoriamente sullo stato di salute (ad esempio tosse e raffreddore), facilmente riconoscibili e risolvibili con una terapia tendenzialmente di breve durata.
Assosalute ha pubblicato il report annuale “Numeri e indici dell’automedicazione” con i dati dell’anno 2022.
Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel 2022
L’Italia è il paese più vecchio d’Europa. Questo porterà la popolazione anziana a gravare sempre di più sulla popolazione attiva, generando problemi di sostenibilità dei sistemi pensionistici e socio-assistenziali.
Nonostante l’aumento della domanda di servizi sanitari, la spesa sanitaria pubblica in Italia è inferiore alla media europea, con il 75,6% rispetto all’81,5% dell’UE 17.
Per quanto riguarda i SOP, l’Italia è il terzo paese con le maggiori quote di mercato su quello farmaceutico nazionale. Sempre per questa tipologia di farmaci, la spesa pro capite italiana è più bassa rispetto ai principali mercati europei, con 48,7€ pro capite contro gli 84,5€ della media europea.
Il mercato farmaceutico in Italia nel 2022
Le vendite al pubblico in Italia sono in aumento, anche se c’è ancora molto squilibrio tra le categorie: infatti i farmaci con obbligo di prescrizione sono più del doppio di quelli senza prescrizione.
Anche tra le varie regioni d’Italia si osservano diverse tendenze. Al nord e al centro è maggiormente diffuso il ricorso ai medicinali senza obbligo di ricetta, con una conseguente incidenza per la spesa farmaceutica a carico dello Stato nettamente inferiore rispetto alla media nazionale.
Questi diversi trend portano anche a una differenziazione della spesa pro capite all’interno del paese. Al nord essa è di 53,8€, al centro di 52,1€ e al sud di 39,6€, unica zona inferiore alla media italiana di 48,7€.
Per quanto riguarda i prezzi, il processo di liberalizzazione del sistema ha innescato dinamiche competitive, per cui i costi dei farmaci senza obbligo di prescrizione sono contenuti, con una media di 10€ l’uno.
La farmacia continua a essere il principale luogo di dispensazione dei medicinali SOP, con circa l’89% di confezioni totali vendute. Tuttavia, l’intero settore è in evoluzione, con l’aumento del numero di parafarmacie e di corner della GDO in tutta Italia.
Il mercato non prescription in Italia nel 2022
I farmaci SOP a maggiore incidenza di spesa e consumo sono: i medicinali per la cura delle malattie da raffreddamento, gli analgesici e i farmaci gastrointestinali.
Il numero di principi attivi impiegati nel 2022 per la produzione di farmaci senza obbligo di prescrizione è leggermente in calo rispetto all’anno precedente, con circa 192 molecole. Il fatto che non ce ne siano di nuovi da utilizzare, porta anche a ridursi la quota di mercato dei medicinali immessi in commercio.
Le previsioni sulla spesa e i consumi di farmaci senza obbligo di prescrizione
Assosalute ha condotto anche delle previsioni per il triennio 2023-2025 sulla spesa dei farmaci SOP. Quello che si evince è che per il 2023 la spesa sarà in crescita, per via anche degli strascichi della pandemia, e questa tendenza verrà mantenuta anche nei due anni successivi, seppur in maniera ridotta.
Per questo triennio non si prevedono modifiche significative nella composizione della spesa. Le principali categorie terapeutiche per i medicinali SOP rimarranno quelle sopra citate, anche se con una sostanziale variazione percentuale della spesa in prezzi, soprattutto per quanto riguarda i medicinali per la cura delle malattie da raffreddamento e gli analgesici.