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Automedicazione: il report 2023 di Assosalute

Assosalute ha pubblicato il report annuale “Numeri e indici dell’automedicazione” con i dati dell’anno 2022

I farmaci per l’automedicazione sono medicinali senza obbligo di prescrizione medica (SOP), a completo carico del cittadino e acquistabili in farmacia, parafarmacia e corner della GDO. I SOP si dividono in: OTC, farmaci over the counter che sono liberamente accessibili, e SP, farmaci behind the counter che possono essere venduti su richiesta e consiglio del farmacista.

I SOP sono gli unici farmaci per i quali è possibile fare pubblicità al cittadino, in quanto si tratta tipicamente di prodotti destinati alla cura sintomatica dei disturbi che incidono transitoriamente sullo stato di salute (ad esempio tosse e raffreddore), facilmente riconoscibili e risolvibili con una terapia tendenzialmente di breve durata.

Assosalute ha pubblicato il report annuale “Numeri e indici dell’automedicazione” con i dati dell’anno 2022.

Il quadro sanitario e farmaceutico in Europa nel 2022

L’Italia è il paese più vecchio d’Europa. Questo porterà la popolazione anziana a gravare sempre di più sulla popolazione attiva, generando problemi di sostenibilità dei sistemi pensionistici e socio-assistenziali.

Nonostante l’aumento della domanda di servizi sanitari, la spesa sanitaria pubblica in Italia è inferiore alla media europea, con il 75,6% rispetto all’81,5% dell’UE 17.

Per quanto riguarda i SOP, l’Italia è il terzo paese con le maggiori quote di mercato su quello farmaceutico nazionale. Sempre per questa tipologia di farmaci, la spesa pro capite italiana è più bassa rispetto ai principali mercati europei, con 48,7€ pro capite contro gli 84,5€ della media europea.

Il mercato farmaceutico in Italia nel 2022Dati relativi alle vendite SOP

Le vendite al pubblico in Italia sono in aumento, anche se c’è ancora molto squilibrio tra le categorie: infatti i farmaci con obbligo di prescrizione sono più del doppio di quelli senza prescrizione.

Anche tra le varie regioni d’Italia si osservano diverse tendenze. Al nord e al centro è maggiormente diffuso il ricorso ai medicinali senza obbligo di ricetta, con una conseguente incidenza per la spesa farmaceutica a carico dello Stato nettamente inferiore rispetto alla media nazionale.

Questi diversi trend portano anche a una differenziazione della spesa pro capite all’interno del paese. Al nord essa è di 53,8€, al centro di 52,1€ e al sud di 39,6€, unica zona inferiore alla media italiana di 48,7€.

Per quanto riguarda i prezzi, il processo di liberalizzazione del sistema ha innescato dinamiche competitive, per cui i costi dei farmaci senza obbligo di prescrizione sono contenuti, con una media di 10€ l’uno.

La farmacia continua a essere il principale luogo di dispensazione dei medicinali SOP, con circa l’89% di confezioni totali vendute. Tuttavia, l’intero settore è in evoluzione, con l’aumento del numero di parafarmacie e di corner della GDO in tutta Italia.

Il mercato non prescription in Italia nel 2022

I farmaci SOP a maggiore incidenza di spesa e consumo sono: i medicinali per la cura delle malattie da raffreddamento, gli analgesici e i farmaci gastrointestinali.

Principali categorie SOP

Il numero di principi attivi impiegati nel 2022 per la produzione di farmaci senza obbligo di prescrizione è leggermente in calo rispetto all’anno precedente, con circa 192 molecole. Il fatto che non ce ne siano di nuovi da utilizzare, porta anche a ridursi la quota di mercato dei medicinali immessi in commercio.

Le previsioni sulla spesa e i consumi di farmaci senza obbligo di prescrizione

Assosalute ha condotto anche delle previsioni per il triennio 2023-2025 sulla spesa dei farmaci SOP. Quello che si evince è che per il 2023 la spesa sarà in crescita, per via anche degli strascichi della pandemia, e questa tendenza verrà mantenuta anche nei due anni successivi, seppur in maniera ridotta.

Per questo triennio non si prevedono modifiche significative nella composizione della spesa. Le principali categorie terapeutiche per i medicinali SOP rimarranno quelle sopra citate, anche se con una sostanziale variazione percentuale della spesa in prezzi, soprattutto per quanto riguarda i medicinali per la cura delle malattie da raffreddamento e gli analgesici.

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