L’Agenzia Italiana del Farmaco ha segnalato una carenza per quanto riguarda la disponibilità in farmacia dell’antinfiammatorio ibuprofene. Il problema riguarda diversi dosaggi del farmaco, di cui 7 destinati all’uso pediatrico.
Il fenomeno deve essere inquadrato nel contesto della riacutizzazione della pandemia, che sta nuovamente portando il numero dei contagi giornalieri verso livelli di attenzione. Le successive mutazioni cui il virus è andato incontro hanno potenziato la sua contagiosità, tanto che anche passare più tempo all’aria aperta non sembra arginarne la diffusione.
Il virologo Fabrizio Pregliasco ha sottolineato l’estrema contagiosità della variante Omicron BA.5, che ha sorpreso gli stessi esperti. Si stima che l’R0 oscilli fra 15 e 17, superando esponenti della categoria ritenuti molto contagiosi, come il Parvovirus del morbillo e il varicella Zoster.
Le ultime varianti di SARS-CoV-2 generano sintomi relativamente meno gravi, almeno nelle persone non affette da patologie concomitanti, rispetto alle prime.
Sempre meno pazienti ospedalizzati significa sempre più persone interessate dalla gestione domiciliare dell’infezione. Questo significa un incremento dei volumi di antinfiammatori acquistati per la terapia a casa o comunque stoccati per fare fronte all’eventualità del contagio con sintomi.
Le molecole più usate sono quelle raccomandate da AIFA per la gestione domiciliare di COVID-19, paracetamolo e FANS, primo fra tutti proprio l’ibuprofene.
Carenza di ibuprofene: cosa fare
Come noto, esistono numerose alternative in commercio a base dello stesso principio attivo. Le concentrazioni sono diverse: 100, 200, 400 e 600 milligrammi.
AIFA ha diffuso un messaggio inteso a stemperare la tensione intorno a questa carenza, sostenendo che non si tratta di una situazione di emergenza e che la situazione viene costantemente monitorata dall’Agenzia.
Queste carenze sono tutte dovute a un’elevata richiesta a causa del Covid ma al momento non riscontriamo criticità considerando la disponibilità di numerosi prodotti equivalenti.
Domenico Di Giorgio – Dirigente Area Ispezioni e Certificazioni AIFA
Domenico Di Giorgio, Dirigente Area Ispezioni e Certificazioni dell’Agenzia del Farmaco, ha ribadito che la alternative disponibili in farmacia sono più di 100, in diversi dosaggi, anche nella categoria dei farmaci equivalenti.
Fra i generici, Federfarma ha calcolato esserci almeno 40 prodotti con una concentrazione di 200 mg e una trentina da 400 mg.
Il presidente FOFI Andrea Mandelli ha specificato che i preparati galenici confezionati dai farmacisti potranno essere acquistati dai cittadini senza necessità dell’impegnativa del medico.
Carenza di ibuprofene: la soluzione per i bambini
Per i bambini, la situazione diventa più complessa, perché si riducono le possibili forme farmaceutiche adatte alla loro assunzione.
Per venire incontro alle esigenze di terapia dei pazienti in età pediatrica, Sifap e l’Area Scientifico-culturale Galenica di SIFO hanno quindi redatto una Istruzione Operativa che riguarda l’allestimento di sospensioni per uso orale presso il laboratorio della farmacia.
Il Presidente Mandelli ha affermato che il sistema delle farmacie è in grado di sopperire alla carenza di origine industriale che si sta registrando in questi giorni, in particolare per quanto riguarda la sospensione per uso pediatrico.
La galenica si conferma un’attività fondamentale del farmacista per non far mancare ai pazienti i medicinali di cui hanno bisogno. Desidero sottolineare il contributo prezioso delle società scientifiche dei farmacisti ospedalieri (Sifo) e dei farmacisti preparatori (Sifap) al fine di garantire ai cittadini i più elevati standard di qualità e sicurezza nella preparazione dei medicinali.
Andrea Mandelli – Presidente FOFI