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Radici nella tradizione e sguardo al futuro: il mercato degli integratori è resiliente

Il contesto è difficile ma il comparto regge bene e guarda al futuro con cauto ottimismo: questi i risultati dello studio "Il mercato degli integratori in Italia" condotto da Integratori & Salute.

Il 14 settembre si è tenuto in modalità online l’evento Studio di settore: il mercato degli integratori in Italia organizzato da Integratori & Salute, associazione di categoria che rappresenta il comparto degli integratori alimentari ed è parte di Unione Italiana Food, associata a sua volta a Confindustria.

Nell’occasione sono stati presentati i risultati dello studio Aggiornamenti sull’impatto della pandemia da Covid-19 sul mercato, condotto dal Centro Studi Integratori & Salute con le aziende associate, con i contributi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e di Mediobanca.

Tempi difficili, ma il mercato degli integratori regge bene

La survey è stata realizzata coinvolgendo 84 aziende associate, di prodotti a marchio (69% delle rispondenti), in conto terzi (26%) o entrambi (5%).

Lo scopo è stato quello di valutare l’impatto dovuto alla persistenza della pandemia da Covid-19 sul mercato degli integratori nel 2021, le esigenze e le aspettative delle aziende per il futuro tenendo conto del contesto geopolitico attuale.

Questi sono tempi non facili: dato definitivamente l’addio alle certezze del passato, si guarda avanti con senso di forte precarietà. Ma il comparto si conferma resiliente e all’altezza delle sfide che è chiamato a sostenere.

Il mercato degli integratori in Italia tocca i 4 miliardi

Il mercato degli integratori alimentari in Italia ha raggiunto ormai i 4 miliardi di euro.

Ma quelli economici, pur importanti, non sono gli unici dati di rilievo. L’industria produttrice di integratori è caratterizzata da ottimi parametri in termini di occupazione femminile ad alta professionalizzazione, know-how produttivo e ricerca & sviluppo.

Le ripercussioni generate dalla pandemia, che hanno colpito questo settore al pari di tanti altri, sono state ben assorbite.

Il 70% del campione dichiara che la pandemia ha avuto e continua ad avere un impatto sulla propria azienda, in termini di ritardi (38%), riadattamenti (23%) e in alcuni casi interruzioni (6%) di lanci di prodotto. Ma, in questo quadro generale, il 33% delle aziende non ha subito battute d’arresto nel percorso di sviluppo e il 52% ha riportato una dinamica positiva del fatturato.

Le imprese, dopo una buona tenuta nel 2020, hanno mostrato un’accelerazione nel 2021, grazie a una crescita diffusa di tutte le classi dimensionali e al traino delle imprese di più recente costituzione.

Giovanni Foresti – Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

La preoccupazione non ostacola lo sviluppo

La pandemia ha accelerato i processi di digitalizzazione e innovazione: il 61% delle realtà partecipanti all’indagine ha dichiarato di aver investito a livello industriale. Un atteggiamento che conferma l’ottimismo per il futuro.

Tra gli ambiti di azione:

  • Integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali (43%).
  • Strumenti digitali per la gestione dell’informazione medico-scientifica (28%).
  • Internet delle cose (IoT) e delle macchine (20%).
  • Strumenti digitali per la gestione della relazione con il farmacista (8%).

Sono positivi anche i dati che riguardano le assunzioni. Il 71% delle aziende dichiara, infatti, di aver ampliato il proprio organico.

Il consiglio del farmacista

L’indagine di Integratori & Salute conferma il rapporto di fiducia esistente fra il consumatore e il farmacista, ma anche la relativa maturità del pubblico.

Il consumatore è sensibilizzato nei confronti dei rischi (anche) della supplementazione alimentare. E non cerca a tutti i costi di fare di testa propria. La fonte più consultata per un consiglio è proprio il farmacista (45%), seguita dal medico (36%).

L’autorevolezza e l’utilità pratica del colloquio con il farmacista pesano al punto da raffreddare gli entusiasmi per l’e-commerce. Pur avendo registrato un’accelerazione nello sviluppo del digitale, il 51% delle aziende partecipanti alla survey non si avvale della possibilità di vendere online e il 46% non prevede di farlo neppure in futuro.

Il valore generato dal mercato degli integratori nel canale farmacia e quasi raddoppiato negli ultimi 10 anni, superando i 3 miliardi di euro nel 2021.

Il canale farmacia rappresenta i tre quarti del valore totale del mercato. Nell’ambito della cura e benessere della persona gli integratori ad oggi rappresentano il 12,6% del fatturato totale della farmacia, con un trend di crescita (5,3%) al di sopra della media (2%).

L’Italia vanta importanti primati, tra cui quello di avere il più grande mercato degli integratori alimentari in Europa, oltre un quarto del suo totale, con attese di sfiorare i 5 miliardi di vendite nel 2025. Per gli integratori alimentari, le prospettive di crescita mondiale sono molto favorevoli: quasi l’8% di crescita media annua, per un mercato globale vicino ai 240 miliardi dollari nel 2027.

Gabriele Barbaresco – Responsabile Area Studi Mediobanca

La sfida della sostenibilità

Guardando al futuro, si scorgono gli aspetti su cui agire con maggiore determinazione:

  • Aumento di costi/tempistiche legati alla produzione.
  • Logistica.
  • Sostenibilità.
  • Digitalizzazione.

Nel processo di sviluppo le aziende sono consapevoli che dovranno tener conto anche di nuove sfide determinate da: emergenza ambientale, espansione dei processi di digitalizzazione, e-commerce ed evoluzione della comunicazione sempre più proiettata all’omnicanalità.

Germano Scarpa – Presidente Integratori & Salute

Per l’84% delle aziende intervistate, la sostenibilità è un tema cruciale, che avrà un ruolo sempre più rilevante in futuro (52%).

In quest’ottica, gli investimenti del 2021 si sono concentrati soprattutto su packaging (27%), sicurezza e salute dei dipendenti (24%), processo produttivo (16%), materie prime (16%) e welfare aziendale (15%).

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