HomeDIGITAL HEALTHLa robotica in Farmacia Ospedaliera: diffusione attuale e possibili applicazioni future

La robotica in Farmacia Ospedaliera: diffusione attuale e possibili applicazioni future

La robotica è un valore aggiunto per la sanità odierna e futura: la sfida sarà quella di comprenderne, nella loro interezza, potenzialità e limiti, al fine di migliorare i processi di diagnosi e cura dei pazienti.

La robotica, l’hi-tech e l’uso di tecnologie digitali/informatiche sono e saranno sempre più protagoniste nel setting sanitario.

Questo trinomio che avanza di pari-passo, porta con se grandi aspettative ma sta già dando un notevole contributo in un’ottica di efficacia, efficienza e sicurezza delle cure, sostenibilità delle stesse e dei processi, con particolare attenzione anche alla qualità di vita negli ambienti di lavoro e alla motivazione e valorizzazione del personale sanitario coinvolto.

Robotica in farmacia ospedaliera: le UFA

Nel contesto nazionale ci sono numerosi esempi di eccellenza che, con lungimiranza, hanno riconosciuto in queste innovazioni tecnologiche una svolta epocale del settore.

Negli ultimi anni infatti, la farmacia ospedaliera ha implementato la sua attività servendosi della robotica per la preparazione di chemioterapie nelle Unità Farmaci Antiblastici (UFA).

In esse un sistema automatizzato, grazie ad un braccio antropomorfo, è in grado di dosare perfettamente la quantità di farmaco necessaria alle esigenze di ogni singolo paziente. Il braccio robotizzato è in grado di pesare farmaci in soluzione, ricostituire quelli in polvere ed allestire siringhe, sacche e dispositivi di infusione, utili alla somministrazione al paziente.

In questo contesto, la robotica non solo è garanzia di maggior sicurezza per l’operatore (nel maneggiare farmaci citotossici) e per il paziente (correttezza della terapia). Ma rappresenta anche un aiuto nella programmazione e nella razionalizzazione della spesa, dando la possibilità di intervenire su farmaci costosissimi come quelli oncologici (soprattutto di ultima generazione) ed evitando sprechi.

Questa innovazione rappresenta una nuova frontiera di applicazione in ambito radiofarmaceutico, dove la puntualità delle tempistiche di erogazione del radiofarmaco nel reparto di medicina nucleare e gli aspetti radioprotezionistici giocano un ruolo fondamentale rispettivamente per l’efficacia del farmaco e la sicurezza degli operatori.

La robotica per la logistica

Un altro esempio di successo dell’implementazione della robotica si evince nella logistica di farmaci e dispositivi medici (DM), un processo di fondamentale importanza che concorre a promuovere la qualità dell’assistenza e a garantire l’appropriatezza della terapia farmacologica.

Il robot, affiancato da un adeguato processo di digitalizzazione e informatizzazione di tutto il percorso del farmaco, è garanzia di precisione ed efficienza. E lo è non solo nella  distribuzione ai reparti, ma anche nelle fasi di acquisto e stoccaggio (sulla base di un inventario in tempo reale e di valori di scorte minime preimpostate).

La robotizzazione migliora l’operatività interna della Farmacia ospedaliera, solleva il personale da attività usuranti e garantisce la tracciabilità e scadenza dei medicinali dal momento in cui entrano in ospedale fino al paziente. È possibile in questo modo procedere agevolmente al ritiro dai reparti di eventuali lotti segnalati a scopo cautelativo dal Ministero della Salute, evitando che gli stessi nel frattempo possano continuare ad essere somministrati ai pazienti.

Inoltre, permette di ridurre notevolmente gli errori in fase di distribuzione e le tempistiche di evasione delle richieste di approvvigionamento dei reparti, valorizzando e ottimizzando il tempo di lavoro degli operatori sanitari, verso mansioni di “valore aggiunto”.

Migliorare l’aderenza terapeutica

Un’altra applicazione dei robot è volta al miglioramento dell’aderenza terapeutica, nonché all’uso sicuro ed efficace dei farmaci.

L’attenzione verso l’aderenza terapeutica è e sarà sempre più oggetto di studio visto che la scarsa compliance alle prescrizioni del medico è la principale causa di non efficacia delle terapie farmacologiche ed è associata ad un aumento degli interventi di assistenza sanitaria, della morbilità e della mortalità, rappresentando un danno sia per i pazienti che per il sistema sanitario e per la società.

In questo contesto due esempi concreti di applicazione della robotica sono rappresentati da:

  • pillolieri personalizzati in reparto che automatizzano le attività ripetitive evitando possibili errori legati alla gestione manuale;
  • dispositivi/pillolieri automatici che erogano le dosi direttamente a casa del paziente, registrando puntualmente l’orario di erogazione della terapia cronica, monitorandone l’aderenza e la correttezza del dosaggio assunto. Quest’ultimi sono impiegati soprattutto per terapie orali innovative e ad alto costo.

La stampa 3D e il bioprinting

Infine, le ultime frontiere dell’innovazione in campo farmaceutico e sanitario passano proprio attraverso la robotica, e sono rappresentate dalla stampa 3D e il bioprinting.

Le tecniche di additive manufacturing (note come stampa 3D) permettono la realizzazione di modelli tridimensionali a partire da quelli virtuali, realizzati con appositi software e acquisiti attraverso la segmentazione di dataset volumetrici come la Tomografia Computerizzata.

I modelli tridimensionali generati, che replicano l’anatomia paziente-specifica, migliorano la pianificazione degli interventi complessi riducendone i tempi e le complicanze, nonché il rapporto con il paziente rendendolo maggiormente partecipe e consapevole del suo percorso terapeutico.

Le tecnologie innovative in medicina sono da considerare un valore aggiunto per la sanità odierna e futura. La sfida sarà quella di comprenderne, nella loro interezza, le potenzialità e i limiti, per migliorare i processi di diagnosi e cura dei pazienti.

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