Il concorso seleziona progetti innovativi e originali a favore della prevenzione dei rischi e della sicurezza del paziente presentati da strutture dei quattro paesi in cui opera Sham (Francia, Spagna, Italia e Germania). Oltre ai Premi assegnati in tre categorie, per la prima volta l’edizione 2021 premia un progetto già attuato, particolarmente esemplare ed efficace nella riduzione dei rischi.
Questo evento rispecchia l’ambizione di Sham a rendere sempre più sicuro il percorso di cura per il paziente e consolida il proprio posizionamento su 3 tipologie di rischio spesso interdipendenti:
- risorse umane,
- medico,
- informatico.
Partner dell’iniziativa per l’Italia sono FederSanità, Aris associazione, Aiop-associazione italiana ospedalità privata.
La competizione paneuropea, quest’anno, ha visto la candidatura di 155 progetti. In generale, tra le strutture sanitarie partecipanti al Premio, si è registrato il passaggio da una fase di prevalente reattività come risposta al rischio sanitario a una fase proattiva del risk management, oggi interprete sempre più maturo di una crescente cultura della prevenzione e della sicurezza.
Da più di 20 anni, il concorso Risk Management Sham, la cui vocazione è quella di sostenere progetti innovativi in termini di prevenzione e gestione dei rischi all’interno di strutture e servizi di assistenza sanitaria e medico-sociale è aperta a tutte le strutture, siano esse associate o meno a Sham. I partecipanti possono presentare un progetto di gestione del rischio e miglioramento della prevenzione, sia che sia stato già implementato nella pratica o non ancora.
Il progetto attuato dell’IRCCS Fondazione Don Carlo Gnocchi ONLUS in Italia vincitore del Premio europeo
Con il progetto dell’IRCCS Fondazione Don Carlo Gnocchi ONLUS Wellness@work, Federica Vannetti, ingegnere biomedico dell’istituto, insieme al team di lavoro, ha sviluppato una maglietta tecnologica dotata di tessuti intelligenti e sensori integrati per il monitoraggio del benessere psico-fisico del lavoratore in sanità.
I sensori inseriti nei tessuti della maglia (e-tissue) misurano segnali di attività cardiopolmonare, postura, attività fisica ed eventuali movimenti ciclici e ripetuti. Il sistema sviluppato può essere utilizzato per rilevare lo stress psico-fisico, ma anche come sistema di feedback in grado di fornire all’operatore suggerimenti e stimoli per preservare e migliorare il proprio benessere e gestire al meglio la propria efficienza. Il sistema è già stato testato su 10 terapisti, per un monitoraggio complessivo di circa 100 sedute riabilitative.
Premio “Prendersi cura di chi si prende cura di noi” per progetti volti a migliorare la Qualità della Vita al lavoro
EHPAD La Roseraie (Francia)
Il direttore dell’EHPAD La Roseraie, Gillard, desidera investire in “esoscheletri” che supportino gli operatori sanitari. L’obiettivo del progetto è prevenire i disturbi muscoloscheletrici che rappresentano la prima causa di malattia professionale del personale delle RSA.
CSIT Union Profesional – Servicio madrileño de salud (SERMAS) (Spagna)
Il progetto di Montero Esteso, segretario generale del CSIT Unione Professionale, riguarda investimenti per la promozione di abitudini e attività sane degli operatori sanitari. Il miglioramento della loro salute fisica e psicologica e del loro benessere si concretizza in un aumento della produttività, della soddisfazione lavorativa e nell’engagement.
Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata (Italia)
Il responsabile U.o.s.d. Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione Interna dell’Ospedale pubblico San Giovanni Addolorata di Roma, Pero Gaspa ha in progetto di sviluppare un pannello di controllo per monitorare in tempo reale il rischio di stress lavoro correlato. Un’analisi quantitativa e qualitativa approfondita dei dati permetterà di attivare un percorso di pianificazione e d’intervento. Tale percorso permette di identificare le problematiche e le azioni correttive e di verificarne l’efficacia nel tempo. L’orizzonte è, poi, lo sviluppo di un algoritmo che, basandosi sulle osservazioni pregresse, possa rafforzare la capacità di predire le criticità prima che si verifichino.
Giuseppe Napoli, vicepresidente vicario di FederSanità nazionale, partner dell’iniziativa, ha sottolineato i tre messaggi chiave di questo progetto intitolato Stress lavoro correlato: il pannello di controllo del rischio:
- il Risk Management deve presidiare la sicurezza di qualsiasi struttura dedicata all’assistenza sanitaria.
- promuovere i servizi sul territorio.
- aver cura delle emozioni dei pazienti che soffrono e dei sanitari che sono chiamati ad essere argine di questa sofferenza.
Premio “Riduzione del rischio sanitario” per progetti innovativi a favore del miglioramento delle procedure e delle pratiche mediche
Clinique mutualiste de Saint-Etienne (Francia)
Il chirurgo addominale e digestiva della Clinica mutualista di Sant’Etienne, dott. Blanc, ha in progetto di utilizzare il sistema hypnoVR che consente di ridurre lo stress attraverso l’ipnosi, tramite la realtà virtuale e di creare una sala relax ad accesso libero per migliorare le condizioni di lavoro in sala operatoria, in particolare riducendo lo stress delle équipe medico-chirurgiche per ridurre gli incidenti in sala operatoria e quindi prevenire i rischi sanitari e garantire una cura ottimale dei pazienti.
Institut d’Investigació i Innovació Parc Taulí (Spagna)
Torralbas Ortega, infermiere pediatrico dell’Ospedale Universitario Parc Taulì, propone un sistema innovativo per la protezione dei serbatoi sottocutanei in pazienti con patologie gravi e/o croniche che richiedono ripetute infusioni di farmaci o liquidi per via endovenosa. L’obiettivo dello studio è ora validare la sua utilità per bambini e adolescenti che utilizzano questi dispositivi.
Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero (Italia)
Carmela De Rango, Risk Manager della Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero, racconta l’estensione del ruolo della gestione del rischio a tutta la sua organizzazione. Si tratta infatti di una visione di gestione integrata denominata Enterprise Risk Management (ERM). Tutte le aree della Fondazione Poliambulanza (unità strategiche, unità operative, dipartimenti) sono chiamate dal dipartimento di gestione del rischio a identificare le aree più esposte a probabili eventi dannosi per il paziente, per chi lo assiste e per l’azienda nel suo complesso, per realizzare progetti di miglioramento area-specifici. Questo approccio si fonda su una rete di 65 referenti del Risk Management e Qualità nei reparti. I referenti, nell’ambito del progetto Sustainable Enterprise RM, hanno il compito di segnalare, applicare e monitorare le best practices loro affidate. In un solo anno, la Fondazione Poliambulanza ha già ricevuto 45 progetti di miglioramento dai suoi referenti che hanno effettivamente trasformato l’approccio da reattivo a proattivo.
Casa di cura Villa Maria Spa (Italia)
L’infermiere coordinatore Fabio Destro, presso la Casa di Cura Villa Maria Spa, ha seguito lo sviluppo di l’applicativo Usami 2.0. destinato a infermieri e OSS. L’app è fruibile da più dispositivi. Contiene già un riepilogo delle istruzioni, flow chart e procedure operative più importanti collegate alle raccomandazioni ministeriali per la riduzione del rischio clinico. L’obiettivo adesso è quello di integrare l’applicazione con un sistema di segnalazione di quasi incidenti ed errori. Saranno inoltre integrati altri progetti per la sicurezza delle cure, relativi al rischio medico, come i promemoria quotidiani di buone pratiche.
Premio “Riduzione del rischio cyber” per le azioni di prevenzione e sensibilizzazione dei professionisti, le soluzioni organizzative e le tecniche per affrontare il rischio informatico
Hôpitaux Universitaires de Strasbourg (Francia)
Il CISO degli Ospedali Universitari di Strasburgo, Cambon, ha sviluppato, in collaborazione con il medico del lavoro Roman, un escape game volto a sensibilizzare gli operatori sanitari e non sanitari sui rischi informatici e psicosociali. L’obiettivo è analizzare i meccanismi di errori e mal utilizzi attraverso uno scenario cyber. Qui l’operatore sanitario si confronta quindi con un ambiente di lavoro complesso e una situazione critica.
Complejo Hospitalario de Pontevedra (Spagna)
Martínez Pillado, Capo dell’unità di Qualità del complesso ospedaliero di Pontevedra, propone infine di istituire un sistema di prevenzione del rischio informatico a beneficio dei professionisti della salute, delle associazioni di pazienti e dei pazienti per renderli consapevoli della corretta comunicazione delle informazioni e delle precauzioni da prendere per evitare l’uso improprio dei loro dati da parte di gruppi non autorizzati.