La Commissione Europea ha autorizzato diroximel fumarato per la sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR) negli adulti.
L’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) europea di diroximel fumarato, terapia orale di Biogen, giunge dopo le approvazioni ottenute negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Svizzera.
Diroximel fumarato
Diroximel fumarato è un fumarato orale di nuova generazione caratterizzato da una struttura chimica distinta rispetto a dimetilfumarato.
Una volta assunto, diroximel fumarato si converte rapidamente in monometilfumarato, cioè lo stesso metabolita attivo del dimetilfumarato, con profili di sicurezza ed efficacia comparabili.
Dimetilfumarato è un trattamento per le forme recidivanti di sclerosi multipla (SM) negli adulti ed è il farmaco per via orale più somministrato al mondo per la SM. Ha dimostrato di ridurre il tasso di recidive della SM, rallentare la progressione della disabilità e agire sul numero di lesioni cerebrali nella SM, presentando un profilo di sicurezza ben caratterizzato sui pazienti colpiti da forme recidivanti di SM.
L’approvazione di diroximel fumarato da parte della CE si basa sui dati provenienti da studi di farmacocinetica, che hanno messo a confronto diroximel fumarato e dimetilfumarato per determinare l’esposizione bioequivalente al monometilfumarato, ossia il metabolita attivo, e si basa in parte sul profilo consolidato di efficacia e sicurezza a lungo termine di dimetilfumarato.
Lo studio EVOLVE-MS-2 su diroximel fumarato per la sclerosi multipla
L’approvazione deriva anche dai risultati dello studio EVOLVE-MS-2, un ampio studio di Fase III randomizzato, multicentrico e in doppio cieco della durata di cinque settimane.
L’obiettivo di EVOLVE-MS-2 è valutare la tollerabilità gastrointestinale di diroximel fumarato rispetto a dimetilfumarato nei pazienti con SM remittente-recidivante.
Dati dello studio EVOLVE-MS-2 su diroximel fumarato per la sclerosi multipla
Nello studio EVOLVE-MS-2, il tasso di interruzione complessiva del trattamento è risultato inferiore nei partecipanti trattati con diroximel fumarato rispetto al trattamento con dimetilfumarato (1,6% vs 6%).
Diroximel fumarato ha fatto registrare un tasso di interruzione dovuto a effetti gastrointestinali dello 0,8% rispetto al 4,8% di dimetilfumarato. In aggiunta, il rossore è stato riportato nel 32,8% dei pazienti trattati con diroximel fumarato rispetto al 40,6% dei pazienti che hanno assunto dimetilfumarato. Non sono stati segnalati eventi gravi di rossore o interruzioni dovute a rossore nel corso dello studio.
Dal suo primo lancio negli USA, i dati real-world hanno consolidato ulteriormente il profilo favorevole di tollerabilità gastrointestinale di diroximel fumarato. Inoltre, hanno riaffermato la coerenza tra i dati degli studi clinici e la pratica clinica.
Gli studi quindi dimostrano che il trattamento con diroximel fumarato si associa a bassi tassi di interruzione terapeutica in virtù del suo profilo di tollerabilità gastrointestinale.
Simon Faissner, M.D., PhD, Professore associato presso il Dipartimento di Neurologia della Ruhr-Universität di Bochum, spiega che questo aspetto può aiutare i pazienti a intraprendere la terapia e mantenere la successiva aderenza terapeutica. Infatti i pazienti possono sottoporsi alla terapia senza doversi preoccupare di restrizioni alimentari o dell’assunzione del trattamento in prossimità dei pasti. Nell’ambito della cura di una malattia cronica, questo può permettere alle persone di gestire con maggiore flessibilità la propria vita quotidiana.
Informazioni di sicurezza di diroximel fumarato
Diroximel fumarato è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo stesso (diroximel fumarato), al dimetilfumarato o a uno degli eccipienti di diroximel fumarato, nonché nei pazienti che assumono dimetilfumarato.
Gli effetti indesiderati gravi di diroximel fumarato si basano sui dati ottenuti con il dimetilfumarato, che presenta lo stesso metabolita attivo di diroximel fumarato. Includono:
- anafilassi,
- angioedema,
- leucoencefalopatia multifocale progressiva (rara infezione virale opportunistica del cervello che sembra associata a morte o disabilità grave),
- diminuzione della conta media dei linfociti durante il primo anno di trattamento,
- herpes zoster e altre infezioni gravi,
- anomalie della funzionalità epatica,
- arrossamento.
Gli eventi avversi più comuni, sempre determinati a partire dai dati del dimetilfumarato, sono stati rossore, dolore addominale, diarrea e nausea.
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