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Lista degli immunosoppressori per la dose addizionale di vaccino COVID-19

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato l’elenco dei principali farmaci ad attività immunosoppressiva o immunomodulante da considerare ai fini dell'identificazione e della selezione dei soggetti per i quali può essere indicata la dose addizionale di vaccino anti COVID-19

Con riferimento alla circolare del Ministero della Salute 0041416-14/09/2021-DGPREDGPRE-P, relativa alle indicazioni preliminari sulla somministrazione di dosi addizionali nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19, AIFA pubblica l’elenco indicativo dei principali immunosoppressori per la dose addizionale di vaccino COVID-19.

La lista non è esaustiva, ma indicativa dei principali farmaci ad attività immunosoppressiva la cui assunzione, contemporaneamente o nei 6 mesi antecedenti (ove non specificatamente dettagliato) la somministrazione delle dosi precedenti del vaccino, possa averne ridotto la risposta anticorpale.

La lista ha lo scopo di agevolare la selezione dei soggetti per i quali può essere indicata la dose addizionale di vaccino. Va perciò utilizzata nell’ambito di una valutazione clinica che tenga conto anche della diagnosi, della storia clinica e dello stato dei singoli pazienti. Una dose addizionale di vaccino potrà quindi essere raccomandata anche a persone trattate con farmaci non presenti nell’elenco.

Per la redazione della lista si è tenuto conto di:

  • meccanismo di azione dei diversi farmaci,
  • letteratura disponibile in merito agli effetti di questi farmaci sulla risposta anticorpale nei pazienti vaccinati,
  • raccomandazioni formulate da società scientifiche o organismi internazionali e sulla base di un confronto con esperti clinici.

Tempistica della somministrazione della dose addizionale

Nei pazienti in trattamento con un medicinale ad attività immunosoppressiva o immunomodulante, la tempistica della somministrazione della dose addizionale dovrà tenere conto della tipologia di farmaco impiegato per il trattamento delle specifiche patologie di base, per garantire la migliore possibilità di risposta al vaccino. In ogni caso la somministrazione della dose addizionale non può avvenire prima di 28 giorni dalla seconda dose di vaccino.

Il dosaggio degli anticorpi anti spike non fornisce indicazioni utili alla valutazione dell’opportunità di somministrare una dose addizionale di vaccino COVID-19

AIFA ribadisce, infine, che la decisione di somministrare una dose addizionale di vaccino sarà in rapporto alle caratteristiche cliniche del paziente, non in base al dosaggio degli anticorpi anti spike. Infatti non si dispone di uno standard di riferimento e non ne è definita una concentrazione considerata ottimale/adeguata.

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